Con questa perfida moneta
da qualche anno si sta a dieta
e qualcuno, ancor più spento,
fa la fame con tormento.
Dopo il venti non c’è attesa
non puoi più fare la spesa,
tutti i soldi son finiti
e si spera in altri “riti”.
In un debito ai parenti
o con altri conoscenti
finché rischi ogni pudore
con l’usuraio e lo sfruttatore.
Se poi cerchi soluzione
nella banca è una “finzione”
ti faranno interpellanze
se hai case e quante stanze.
Se prosegui a confessare:
“ho bisogno per mangiare”
con usanza consumata
ti accompagnano all’entrata:
“Ma lei scherza, è una burla
non possiamo darle nulla,
noi è vero diamo a iosa
ma a chi è ricco di qualcosa”.
“Chi è solo un indigente
non può chiedere mai niente.
Solo Tanzi e Ciarrapico
han la banca per amico”.
“Han fallito con le imprese
ma hanno crediti a distese
quindi, per avere soldi,
o si è ricchi o … manigoldi”.
aro
Ciao Ninni, buon lunedì
Grazie per le tue rime Ninni, mi hai fatto sorridere!
Come fai a trovare le rime così facilmente, dico io…sarà il talento naturale di cui parlo nel mio post, solo che il tuo è facilmente riconoscibile 😉
buona serata e grazie di essere passato, è sempre un piacere!
buon fine settimana ninni