Anche a loro fu caro l’ermo colle
e guardar l’orizzonte che si coglie,
ma la siepe oggi è alta e scura
e toglie il piacer che si figura.
Sognando, il cuor quasi si sviene,
per il fetore che dalla strada viene
e gli urli e gli schiamazzi di ogni fonte
che giungono al di là dell’orizzonte.
Come il vento porta quei rumori,
si paragona la vita e questi odori
e sovviene, nel caos moderno,
che il domani pei figli sarà inferno.
Penso a Napoli, città stupenda e viva,
che il forte odore porta alla deriva,
e che in assenza di candida freschezza,
annega ogni valor nella … monnezza.
aro
Il Finito (napoletano)ultima modifica: 2008-07-05T08:30:00+02:00da
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E’ perfetta.
Baci Rita