In un mondo di tragedie
dove tutto è rivelato
senti anche le più orrende,
non l’avresti immaginato.
Ascolti di un “malnato”
vile, ignobile figura
che ha abusato della figlia
innocente creatura.
L’ha rinchiusa in scantinato
annullandole l’esterno,
e come schiava condannata
a subirlo per l’eterno.
Molti i parti poi incestuosi
a segnare quegli amplessi
tanti nati clamorosi
certamente con riflessi.
Vò lontano con la mente
e rivedo con cinismo
chi mi raccontava l’ente,
e insegnava catechismo.
Mi diceva che l’amore
governava l’esistenza
e che vigile tutore,
era dio, l’onnipotenza.
Oggi sento queste voci
e sorrido alla “leggenda”
il paladino dell’amore
sarà bene che si svenda.
Guardo in alto, verso il cielo,
ha colori intensi misti,
prima ingoio, c’è del gelo,
e poi dico: …“non esisti”.
aro